Dossier Alitalia: nuovi scenari all'orizzonte per i Commissari Straordinari

11.04.2018


EasyJet e Lufthansa non sono sole a giocarsi la partita Alitalia. C'è anche una terza offerta, quella di WIZZ AIR giunta presso lo studio notarile Atlante Cerasi, che Aviomediachannel aveva identificato già giorni addietro. 

I commissari straordinari di Alitalia, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari secondo quanto si apprende, incontreranno mercoledì i ministri competenti per fare il punto sulla situazione.

Dopo una lunga giornata di attesa, EasyJet., WIZZAir , e in extremis anche Lufthansa, si sono fatte avanti. 

Subito dopo la scadenza fissata per la presentazione delle offerte, è stata la compagnia low cost britannica a scoprire le carte, annunciando di avere presentato una nuova manifestazione di interesse, come parte di un consorzio, per l'acquisizione dell'aviolinea in amministrazione straordinaria. 

Un consorzio la cui compagine non è stata ufficializzata, ma che vedrebbe un'alleanza a quattro con Delta Airlines, il fondo Usa Cerberus e Air France-Klm. 

Quest'ultima fino a pochi giorni fa ha dichiarato di non aver presentato un'offerta per Alitalia ma di essere piuttosto interessata a rivedere i termini della joint venture transatlantica di cui fa parte insieme alla compagnia italiana e a Delta. 

Anche Lufthansa ha deciso di fare le sue mosse, confermando la linea finora tenuta in questa partita. Il colosso tedesco, come spiegano fonti vicine al gruppo, ha presentato una proposta per una 'New Alitalia' ristrutturata, confermando che l'Alitalia così com'è oggi non è di proprio interesse. 

Il documento contiene le idee per una 'New Alitalia' sulla cui base potrebbe essere possibile intavolare un'ulteriore discussione. 

E' ora da vedere se le offerte messe oggi sul piatto oggi cambieranno lo scenario che si sta delineando di un rinvio della vendita a dopo l'estate ma i giochi potrebbero non essere quelli illustrati dai vari comunicati stampa. 

Alcuni scenari si sarebbero concretizzati nelle ultimissime ore e noi proviamo a darverne conto nella nostra ricostruzione della vicenda..

Delta Airlines attraverso BERKSHIRE HATHAWAY INC. una delle Holding di partecipazione più importanti al mondo e socio di maggioranza relativa della DAL Delta Airlines sarebbe pronta ad acquisire una quota rilevante di Alitalia la compagnia di bandiera italiana.

L'operazione ancora non confermata è più complessa del previsto dato che della partita fanno parte anche il Fondo Americano Cerberus fin ora più defilato, Air France-KLM che è partner di Delta Airlines, Easy Jet la low cost britannica e la stessa Ethiad Airways che vorrebbe non perdere l'investimento profuso precedentemente in Alitalia.

Attualmente si sta vivendo una fase di stallo in quanto la compagine Americana sta attendendo, dato il coinvolgimento societario da parte del Governo italiano, in particolare di Cassa Depositi e Prestiti, l'esito delle consultazioni per la formazione di un nuovo governo esecutivo.

In attesa di capire chi sarà il nuovo interlocutore gli scenari che si stanno prefigurando potrebbero essere non più di due.

Il primo scenario: il Gruppo Delta acquisisce Alitalia

in questo scenario Delta consentirebbe l'ingresso di nuovi soci nel proprio azionariato tra i quali per l'appunto il Fondo Cerberus, il Fondo facente capo a Ethiad e la stessa Easy Jet che entrerebbe quindi nell'orbita dell'alleanza SKY Team e quindi consentirebbe a Delta di sfruttare il proprio network per i collegamenti europei.

La stessa Easy Jet di contro oltre ad aprire la vendita di biglietti oltre oceano acquisirebbe inoltre il ramo d'azienda di Alitalia che comprende le rotte di medio e corto raggio acquisendo gli Airbus A320, A319 e A318 ristrutturando così il network nazionale della compagnia di bandiera italiana attraverso la costituzione di un brand dedicato con soluzioni tariffarie molto vantaggiose. 

Difficile per il momento ipotizzare cosa ne sarà degli Embraer ma potrebbero essere dati a qualche società di leasing ottenendo in cambio soluzioni vantaggiose da sfruttare sulle rotte di lungo raggio.

Se per il fondo Cerberus questa operazione è un puro investimento per entrare nel mercato europeo per Ethiad invece il discorso è completamente diverso, infatti, l'alleanza con un colosso americano consentirebbe alla compagnia emiratina di progredire sulle rotte nord americane da e per il medio oriente che dal punto di vista remunerativo sono estremamente vantaggiose.

Alitalia a questo punto diverrebbe la compagnia aerea italiana di bandiera e finalizzata a coprire solo a rotte di medio e lungo raggio, Delta invece oltre a fare da partner industriale, garantirebbe attraverso il suo know how una implementazione della flotta consentendo ad Alitalia la possibilità di accedere ad aerei più capienti, un risparmio sui costi generali e dando la possibilità ad Alitalia di aprire nuove rotte intercontinentali che per la composizione della attuale flotta sono impercorribili.

Tutti contenti?

Forse no lo scoglio duro sono sicuramente i sindacati italiani che non vogliono far perdere ai loro iscritti le agevolazioni che oggi sono contrattualmente previste.

Una fra tutte la famosa Roma-Milano Must-Go ossia la possibilità per gli equipaggi di vivere a Roma pur facendo base a Milano e viceversa.

Tutto bene fino a qui?

Parrebbe di no visto che questi transfer sono a spese della stessa Alitalia con un costo annuo che si aggirerebbe attorno ai 200 milioni di Euro. Ed è questo lo scoglio che non convince Lufthansa la quale ha inviato un offerta "condizionata" all'acquisto della compagnia ponendo come paletto essenziale la riduzione oltre che del personale in linea generale anche dei costi legati ai benefit del personale navigante.

La seconda e più praticabile soluzione potrebbe essere una variazione della prima ipotesi e cioè che Alitalia attraverso delle operazioni societarie costituisca un pubblic company dove far entrare un socio industriale di peso (Delta Airlines per l'appunto), insime a CDP e dividere l'azienda in quattro grandi tronconi tutti autonomi tra di loro ma uniti da contratti molto vantaggiosi per tutti. 

I tronconi che andrebbero a delinearsi sono sostanzialmente: per la parte volo, una scissione della compagnia per i voli a corto e medio raggio, ne uscirebbe quindi la costituzione di una vera e propria regional airlines per i voli di fideraggio da e per l'HUB di Roma Fiumicino, e una, quella principale, per i voli a medio e lungo raggio (anche più remunerativi).  Una costola invece, andrebbe a coprire la parte manutentiva con la costituzione di una società maintenance totalmente distaccata da Alitalia e che potrebbe quindi operare anche per terze parti (come ad esempio accade oggi per Atitech a Napoli Capodichino), e il quarto troncone invece, è la parte Airport a supporto dell'attività di handling.

In passato ci sono state proposte in tal senso ma tutte bocciate dai sindacati in quanto una razionalizzazione di queste attività avrebbe fatto perdere massa critica ai sindacati che quindi avrebbero perso peso nelle relazioni sindacali e nelle trattative per il rinnovo dei contratti di lavoro.

Ma questa partita ora si gioca su tavoli diversi anche perché fino a quando il Presidente della Repubblica Mattarella non avrà sciolto il nodo della premiership e l'Italia avrà finalmente un Governo in carica tutto questo resta solo una bellissima e fantasiosissima ricostruzione.

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